Le suggestioni di una città ponte tra oriente e occidente, in una realtà cosmopolita, emergono con evidenza dallo spaccato della metropoli turca che Mariangiola Castrovilli ci propone nel reportage realizzato tra le vie di Istanbul. Architettura, danza e gioielli quasi si fondono in un unico spettacolo che non è solo frutto dell'immaginario. Così nella vita di tutti giorni, seppur all'ombra di uno dei festival internazionali del cinema (IKSV) più prestigiosi, è possibile incontrare personaggi che contribuiscono a rendere tangibile il fascino dell'oriente. Nel filmato, la giornalista italiana, passeggiando per le vie della città asiatica, incontra il reporter Alican Kozoglu di Literal Affairs, esperto di moda, spettacolo e gioielli che gestisce, tra l'altro, una nota boutique, Handmade Ethnic Unique Jewelry. Con lui, la conosciutissima Leila Haddad, una delle danzatrici orientali più importanti del mondo.
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- Il 33° Istanbul International Film Festival (IKSV) si è concluso e al termine Mariangiola Castrovilli si intrattiene con uno dei più noti critici cinematografici del mondo, Dan Fainaru di Screen International, che con la sua lunga esperienza sia giornalistica (tra l'altro per anni ha collaborato anche con Variety e Moving Pictures) che radio-televisiva e aver presieduto Critics' Juries e membro in quelle internazionali in tutti i principali festival del mondo (tra cui Cannes, Venezia, Berlino, Toronto, Karlovy Vary, Locarno, Salonicco, Pusan, Singapore, Londra, Istanbul, Chicago) come suo consueto si lascia andare in garbati ma incisivi commenti. Ma andiamo a sentire...
Last Updated (Tuesday, 29 April 2014 11:53)
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Las Cosas Como Son (Things the way they are) di Fernando Lavanderos, intervistato da Mariangiola Castrovilli sul Bosforo nel corso del 33° Istanbul International film Festival, continua a raccogliere il plauso della critica con le sue rappresentazioni sulle conflittuali differenze culturali e dei moderni rituali di corteggiamento. - Trenta anni, Jerónimo , interpretato dal fotografo Cristóbal Palma, è un uomo solitario. Vive in Cile in una grande casa a Santiago e si guadagna da vivere affittando stanze ai viaggiatori stranieri. Il suo nuovo inquilino, Sanna (Ragni Orsal), è una bella ragazza norvegese che lavora come insegnante di recitazione per i bambini poveri . Sanna ha uno spirito avventuroso e vuole sperimentare tutto ciò che può. La sua natura è completamente diversa da quella di Jerónimo che però finisce con il corteggiarla fino a diventare, per lui, una vera e propria ossessione.
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La vita del regista viaggiante... Daniele Luchetti, come tutti i suoi colleghi registi, sceneggiatori e attori si trova molto spesso a confrontarsi sul cinema e le sue tematiche con il pubblico e personaggi conosciuti o non. Mariangiola Castrovilli lo intervista sul Bosforo nell'ambito del 33° Istanbul International Film Festival nel corso del quale ha presentato, nella competizione internazionale, il suo film "Anni Felici".
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Nella tradizionale Crociera sul Bosforo con l'Istanbul International Film Festival, Mariangiola Castrovilli incontra Paolo Bertolin, il noto corrispondente dall'oriente, che vive a Bangkok ma sempre in giro per il mondo, della Mostra Cinematografica di Venezia.
Last Updated (Saturday, 26 April 2014 22:33)
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(Mariangiola Castrovilli) - Bello il film che abbiamo visto al Festival di Istanbul, "Il Cane Giapponese" (The japanese dog - Cainele japonez) del regista rumeno Tudor Cristian Jurgiu che ha vinto l'anno scorso a Cannes nella sezione della Cinéfondation il terzo premio con il corto "Nell'acquario" (In the Fishbowl - In acvariu). "Il cane giapponese" racconta ancora una storia di solitudine, quella di un anziano (nella bella performance di Victor Rebengiuc, il più noto attore romeno della sua generazione ) che ha perduto la casa, il cane e soprattutto l'amore della sua vita, sua moglie, in una terribile alluvione. Nulla sembra più interessarlo e trascina i suoi giorni in una tristezza devastante. Suo figlio Ticu (Serban Pavlu, "Everybody in Our Family"), con cui non è andato mai molto d'accordo, ritorna al paese dopo venti anni di Giappone con una moglie dagli occhi a mandorla (Hiroko - Kana Hashimoto) ed un bimbo (Koji - Toma Hashimoto). Saranno proprio la nuora ed il bambino a restituire il sorriso al vecchio uomo che ricomincerà a guardare la vita con un po' di speranza.
Last Updated (Friday, 25 April 2014 23:37)
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Nella presentazione di Mariangiola Castrovilli, in collegamento video dalla Turchia, un film curioso e particolare, in competizione internazionale all'Istanbul Film Festival, "The Reunion" (Atertraffen) della regista svedese Anna Odell. Ai confini tra finzione e realtà la conosciutissima artista svedese non invitata ad una riunione tra studenti di quando era ragazza realizza un film dove invece accade il contrario. Qui gli attori interpretano i suoi compagni di classe e la Odell, giocando con se stessa, su un doppio binario in bilico tra vissuto e sogno, si reca dai suoi amici di un tempo per mostrare loro il film al fine di provocare ed osservare le loro reazioni che però travalicano ogni ipotizzabile limite.
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Azize Tan, Direttore dell'Istanbul International Film Festival, nell'intervista proposta da Mariangiola Castrovilli, spiega le ragioni del successo della rassegna cinematografica turca e della crescente presenza di film e registi di caratura mondiale come in ugual modo per i personaggi ospiti delle qualificate e seguitissime master classes. Anche la Giuria Internazionale, quest'anno di tutto rilievo, è stata presieduta dall'iraniano Asghar Farhadi, Premio Oscar nel 2012 per il miglior film in lingua straniera "La separazione". Il suo ultimo film "The Past" ha debuttato al Festival di Cannes 2013. Ha ricevuto nel 2014 French Order of Arts and Letters. Il successo oggi raggiunto dall'Istanbul Film Festival è certamente legato all'amore per il cinema e all'attività svolta ormai da anni con entusiasmo e bravura da Azize Tan nella selezione dei registi e nella programmazione dei film da presentare, nel reperire le risorse per portare avanti un festival e per la sua capacità di saper ricordare, in ogni momento a tutti, la magica bellezza del cinema.
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Il mondo cinematografico internazionale guarda con sempre maggiore curiosità gli stimoli lanciati dall'Istanbul Film Festival giunto quest'anno alla sua trentatreesima edizione. Mariangiola Castrovilli al Modern Museum della metropoli turca evidenzia questi nuovi interessi con Italo Spinelli, direttore del Festival "Asiatica Film Mediale" di Roma (che si sofferma sul film turco "I am not Him" di Tayfun Pirselimoglu), e con Anders Kristensson, Producers Representative per l'Europa di "The Kennedy/Marshall Company". La giornalista italiana si sofferma, nel servizio realizzato in collegamento video con il Press Office del Festival, anche su due film in programmazione in questi giorni come la pellicola, nella National Conpetition, "Consequences" (SILSILE) diretto da Ozan Aciktan e interpretato da Nehir Erdogan, Tardu Flordun, Ilker Kaleli, Serkan Keskin, Esra Bezen Bilgin e il lungometraggio canadese, in competizione Internazionale, "Triptyque" di Robert Lepage e Pedro Pires con Frédérike Bédard, Lise Castonguay e Hans Piesbergen.
Last Updated (Monday, 28 April 2014 00:42)
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