Matteo Sestito, allievo al settimo anno del Conservatorio di Vibo Valentia, esegue, al pianoforte, un estratto dal Preludio di Sergei Vasilievich Rachmaninoff Opera 23 n. 5 e l'Improvviso opera 90 n. 2 di Franz Schubert.
Le radici del jazz mondiale, raccontato e suonato da uno degli esponenti di punta del genere come Lino Patruno. Entusiasmo e solidarietà come vuole la tradizione, gospel e spiritual. Jazz e critiche ai tagli alla cultura alla prima serata con Lino Patruno, respiro internazionale con funzionari dell’Ambasciata Usa per le celebrazioni del ventennale del coro. La soddisfazione del direttore artistico, cavaliere Adriana Rasi.
Per il ventennale del coro St John Singers a Manziana (Roma), il 16 e 17 luglio 2011, piazza Tittoni è tornata ad ospitare una rassegna di prestigio. Ancora una volta la direzione artistica de Il Cantiere dell’Arte a cura della infaticabile Adriana Rasi ha proposto, ad un pubblico accorso in gran numero, due grandi eventi musicali.
Si aprirà l'8 luglio a Ronciglione (VT) nella Riserva Naturale del Lago di Vico l'edizione 2011 di JazzUp Festivalche quest'anno sarà un "festival che si fa in due, anzi in tre per raccontare il presente e il futuro del grande jazz" per poi proseguire nelle location di Capranica, Montefiascone e Viterbo.
Presso Palazzo Gentili, nel capoluogo della Tuscia, si è svolta la conferenza stampa di presentazione della sesta edizione del JazzUp Festival, presentato il programma e il nuovo portale www.jazzupchannel.itche oltre ad ospitare tutte le informazioni relative all’evento è stato strutturato come vera e propria community dedicata ai nuovi talenti, nello stile di una sorta di web tv e con uno spiccatissimo taglio interattivo. Fra gli artisti in programma sono intervenuti Cristiano Carotti che presenterà la mostra di Goliat e anche Paolo Di Sabatino, Grazia Di Michele, Pino Quartullo, Simone Salza. Fra gli ospiti Vaniel Maestosi della direzione artistica di Est Film Festival e Federico Basile, Presidente della Fondazione Nadia Salcini di Viterbo.
Quando il tango passa per il pensiero jazz, si nutre di anni di musica colta e popolare ascoltata, letta e suonata. Quando tutto questo si trasforma in magia e sangue, allora ci stiamo trovando davanti a Richard Galliano con il canto e la voce della sua fisarmonica. Si è svolto sabato 28 agosto il concerto del grande Maestro francese e dei Tangaria in quartetto. Per la precisione Richard Galliano all'accordion e accordino, Alexis Cardenasal violino, Philipppe Aertsal contrabbasso e Rafael Mejias alle percussioni. Il grandissimo fisarmonicista, peraltro di origine italiana, ha regalato la fisarmonica, ovvero lo strumento dei nostri nonni, al jazz e alla grande musica. E con la fisarmonica tutta la passione che scorre fra le sue pieghe: tradizione e linguaggio della contemporaneità si incontrano sulla linea di melodie suadenti impastate di ricordi e di malinconia. Con un colto e mai scontato coraggio di parlare la lingua del romanticismo. E mentre Santa Maria delle Fortezze si rianima dei colori e del profumo della musica, il pubblico si riscalda e applaude. Il tutto condito da una pulizia nel fraseggio e nella ritmica che ha le linee precise di un diamante di prima scelta.
Greg Burk:«L'Italia è ancora molto vitale, a mancare sono i Jazz Club, linfa vitale per la formazione al jazz»
Colangeli e Camilla Battaglia:«La crisi può essere un grande stimolo all'innovazione»
Nell'ambito della IV^ edizione del JazzUp 2010 di Viterbo si è svolto il 27 agosto scorso, prima dell'apertura dei cancelli al pubblico della terza giornata, un incontro con gli artisti protagonisti della serata: presenti Greg Burk con la sua band, Camilla Battagliae il suo quartetto, Maurizio Urbanie il regista Paolo Colangeli. Ha coordinato l'incontro il direttore artistico del festival Giancarlo Necciari.
(Mariangiola Castrovilli) - A due anni di distanza torna al Teatro Olimpico di Roma impegnato in unico concerto capitolino prodotto come sempre dall’Accademia Filarmonica Romana il maestro Luis Bacalov, celebre pianista compositore e direttore d’orchestra premio Oscar per la colonna sonora de “Il postino”. E se ventiquattro mesi fa era a capo dell’orchestra Roma Sinfonietta in “Tango Story”, uno spettacolo di cui si favoleggia ancora, adesso è solo davanti a un pianoforte per un concerto assai particolare. È infatti la prima esecuzione assoluta di “Baires Concerto”, una «composizione aperta» come dice lui stesso che «teoricamente potrebbe durare ore o pochi minuti». Abbiamo incontrato il Maestro che avevamo conosciuto a Mar Del Plata nel 2007 in occasione del suo primo megaconcerto in patria dopo lunghi anni di assenza, ospite d’onore del XXII° Festival Cinematografico Internazionale che gli aveva decretato un premio alla carriera, subito prima dell’unico concerto romano per una chiacchierata informale.