(Gicar) - Hanno partecipato alla spedizione ben 20 componenti tra i quali 11 studenti, da ben 5 università, tra cui la prima straniera proveniente dall'Università di Toulouse in Francia. L'equipe oltre ai responsabili scientifici, ha incluso anche rodati operatori video e fotografi impegnati nella raccolta di immagini necessarie sia per la ricerca scientifica che per la realizzazione di documentari. Durante la spedizione il Team ha incontrato anche il Dr.Leonard Compagno, autorità mondiale nello studio sugli Squali, già ospitato in Italia dal Centro Studi Squali per una serie di conferenze svolte nel mese di Marzo. Nel corso della missione scientifica è stata raccolta una mole imponente di dati a carattere etologico sul comportamento predatorio e sociale degli Squali bianchi e, con l'accordo raggiunto con le Università di Siena, della Calabria e Stellenbosch in Sudafrica è stato anche possibile effettuare analisi ecotossicologiche degli squali bianchi. E' presumibile ipotizzare che, come negli anni passati, saranno molteplici gli elaborati tecnici che il Centro Studi Squali italiano presenterà nei Congressi scientifici nazionali ed internazionali e le pubblicazioni su riviste scientifiche specializzate. Nel filmato che vi proponiamo, realizzato da Daniele Giglioli e dagli altri operatori video fotografici (Enrico Rabboni, Franco Iosa, Alberto Gennari) del gruppo di studio guidato dal Biologo Primo Micarelli e dal Naturalista Emilio Sperone, i momenti più emozionanti e le fasi più significative della spedizione. Il reportage si conclude con l'appello "Stop shark finning". Ogni anno decine di milioni di squali muoiono una morte lenta a causa della pratica disumana del taglio delle pinne. I corpi degli squali ancora in vita vengono gettati in mare e lentamente muoiono di fame, oppure mangiati vivi da altri pesci o annegare (se non sono in continuo movimento le branchie non possono estrarre l'ossigeno dall'acqua). Le pinne di squalo vengono "raccolte" in numero sempre maggiore per nutrire la crescente domanda di zuppa di pinne di squalo!
(Red) - Dopo la pausa forzata a causa delle cattive condizioni meteo-marine l'equipe della X^ Spedizione Scientifica del Centro Studi Squali ha ripreso la proprie attività di ricerca. La terza giornata in mare (10 Maggio) è iniziata alle 07.30 nel corso della quale il team, coordinato dal Dr. Primo Micarelli e dal Dr. Emilio Sperone ha identificato ben nuovi 12 diversi squali che portano in totale fino ad ora, per questa decima spedizione, al numero di 39 esemplari. Durante le tre giornate è stato possibile raccogliere dati sui vari comportamenti sia predatori che sociali e raccogliere anche una serie di fotografie delle pinne dorsali necessarie alla foto-identificazione di ogni diverso animale così da poterli comparare di anno in anno. Nel filmato che vi proponiamo le immagini che lo staff video-fotografico della spedizione, composto da Enrico Rabboni, Daniele Giglioli e Franco Iosa, ci ha inviato da Gansbaai.
(Centro Studi Squali) -«Seconda giornata di spedizione. Partiti molto presto la mattina intorno alle 06.00 per evitare la pioggia prevista nel pomeriggio. Il tempo non ci ha particolarmente aiutato ma gli squali non sono mancati. Una decina nella giornata, anche se non molto attivi. Tuttavia è stato possibile raccogliere buoni dati, anche per le analisi delle acque. Una serie di foto e video hanno completato la raccolta quotidiana. Tra questi una foto di un breach favoloso effettuato a 5 metri dalla barca, con un esemplare di femmina che è completamente uscita per tutta la lunghezza del corpo dall'acqua, senza apparenti ragioni. Anche domani uscita mattutina per ottimizzare la raccolta dati. Le conferenze pomeridiane completano la giornata insieme all'analisi delle schede e dei dati raccolti dal team di studio. Le sagome di leone di mare per la raccolta dati e quelle realizzate per le riprese video subacquee stanno funzionando alla perfezione. In serata dopo la conferenza pomeridiana abbiamo provveduto al controllo delle già numerose schede che raccolgono aspetti dei comportamenti predatori e sociali degli animali che in attività di scavenging visitano la nostra barca messa a disposizione dallo Shark Diving Unlimited di Gansbaai. Sono state anche svolte le analisi delle acque marine per avere un'idea dello stato di salute dell'ambiente marino. Attualmente l'equipe video-foto, sta cercando anche se con qualche difficoltà legata ai collegamenti internet non ottimali ad inviare video e foto della giornata.»
(Centro Studi Squali) -«Finalmente arrivati a Gansbaai abbiamo iniziato oggi martedi 7 maggio le attività di ricerca. Dalla mattina fino al primo pomeriggio, aiutati da una bella giornata e da mare abbastanza tranquillo, abbiamo raccolto dati. La giornata è stata estremamente fruttuosa con ben 18 diversi squali, da una lunghezza di circa 2 metri fino ad una lunghezza massima di 4,8 di una poderosa femmina. Abbiamo anche avuto contemporaneamente fino a 7 diversi squali intorno alla barca che hanno interagito effettuando diversi moduli sociali. Le interazioni anche con le sagome utilizzate per le nostre osservazioni sono state intense. Quest'anno abbiamo utilizzato 2 sagome con forme diverse per la discriminazione visiva, una sagoma attrezzata con materiale video che funzionava anche da campo elettrico ed il bait con il trancio di tonno. Il pomeriggio è stato invece dedicato alle prime conferenze. Il Dr. Emilio Sperone ha presentato i lavori realizzati dall'equipe ed illustrato i principali moduli comportamentali sui quali abbiamo lavorato in questi anni, spiegando più in dettaglio le finalità delle analisi di quest'anno.»
Intervista al Dr Primo Micarelli (Ph.D) Coordinatore Centro Studi Squali
Il 5 maggio dall'aeroporto di Roma Fiumicino, con destinazione Sudafrica, è partita l'Equipe della X^ Spedizione Scientifica sugli squali bianchi. Il gruppo è guidato dal team del Centro Studi Squali dell'Aquarium Mondo Marino di Massa Marittima (Grosseto) in collaborazione scientifica con le Università della Calabria e di Siena in Italia e Stellenboschin Sudafrica. Quest'anno viene celebrato il decimo anniversario delle Spedizioni che hanno permesso a studenti universitari, ricercatori, subacquei e appassionati di conoscere su campo il misterioso comportamento degli squali bianchi che numerosi solcano le acque del Sudafrica.
Partecipano alla spedizione ben 20 componenti tra i quali 11 studenti, da ben 5 università, tra cui la prima straniera proveniente dall'Università di Toulouse in Francia. L'equipe oltre ai responsabili scientifici, include anche rodati operatori video e foto impegnati nella raccolta di immagini necessarie sia per la ricerca scientifica che per la realizzazione di documentari.
Il video, tratto da Aquarium Channel di YouTube, presenta una breve sintesi delle attività di studio e ricerca svolte in SudAfrica sullo Squalo bianco, organizzate presso il Centro Studi Squali dell'Aquarium Mondo Marinodall'Unità di Studio e Ricerca sugli Squali bianchi e coordinate scientificamente dalle Università della Calabria e di Siena. Nel corso del filmato anche una breve presentazione panoramica dell'Aquarium. Il video è stato realizzato da J.A. Pretzel Productions per le riprese di Daniele Giglioli, Alessio Iafrate, Federico Chieppa e Enrico Rabboni, il montaggio è di Alessio Iafrate e la fotografia di Franco Iosa.
«E' con particolare emozione che informiamo che è in fase di organizzazione per il 2013, la X° Spedizione di Studio sul Grande Squalo Bianco». L'annuncio è stato dato proprio in questi giorni dal Dr. Primo Micarelliresponsabile del Centro Studi Squali di Massa Marittima, con sede presso l'Aquarium Mondo Marino, in provincia di Grosseto e con qualche mese di anticipo rispetto alla consuetudine degli anni scorsi.
«Nel 2013 si festeggerà, infatti, il decennale delle spedizioni di Studio e verranno organizzate, nell'arco dell'anno, conferenze, seminari, incontri ed attività per ricordare i risultati importanti– sottolinea il biologo toscano - raccolti durante questi numerosi anni di osservazioni che tante soddisfazioni hanno regalato ai membri dello staff scientifico dell'Unità di Studio e Ricerca sugli Squali bianchi ed a tutti i numerosi partecipanti alle spedizioni tra studenti, docenti e subacquei amanti di squali».
Come noto si tratta dell'unica équipe di biologi ed etologi italiani che studia con continuità, nel loro ambiente naturale (Gansbaai, eco-sistema Dyer Island), i Great White Sharks sotto il coordinamento delle Università della Calabria e Siena. Recentemente l'Unità di Studio ha raccolto significativi riconoscimenti anche a livello europeo (European Elasmobranch Association Meeting - Berlino) e sottoscritto un accordo di collaborazione scientifica con l'ateneo sudafricano di Stellenbosch.
(Gicar) - Apertura anticipata, rispetto alla consuetudine, del "Diario di Bordo" che ormai, da alcuni anni, segue da vicino le spedizioni scientifiche in Sud Africa sullo Squalo Bianco organizzate dal Centro studi - Aquarium Mondo Marino di Massa Marittima (Grosseto) in collaborazione con le Università di Siena e della Calabria. Normalmente questa rubrica di Oltrepensiero.it accompagna le missioni del Dr Primo Micarelli e del suo staff in occasione partenza verso la sede operativa di Gansbaai (eco-sistema Dyer Island) e della sua permanenza nell'emisfero australe.
Ma quella del prossimo anno sarà del tutto particolare poiché rappresenterà la decima ovvero dieci anni, nel corso dei quali l'unicaéquipe di biologi ed etologi italiani, che studia con continuità, nel loro ambiente naturale i Great White Sharkssotto il coordinamento di due università nazionali e vantando, oggi, anche la collaborazione dell'Ateneo sudafricano di Stellenbosch, ha raggiunto importantissimi risultati e l'apprezzamento della comunità scientifica internazionale svolgendo, al contempo, una capillare opera di sensibilizzazione per la protezione di una specie animale ormai in via di estinzione.
Non a caso i lavori di pianificazione e impostazione sono iniziati già da due mesi, con tanto di annuncio ufficiale, perché il tempo che separerà l'equipe da oggi fino alla primavera del 2013 sarà costellato anche da attività parallele e da impegni organizzativi non indifferenti per la peculiarità delle ricerche, sempre più avanzate, che saranno effettuate negli oceani (sulla linea di confine tra Pacifico e Indiano) a largo della punta più avanzata, verso il Polo Sud, del continente africano. Contiamo, quindi, di seguire l'Unità di Studio e Ricerca sugli Squali bianchi anche in questi frangenti di preparazione per meglio far conoscere all'opinione pubblica l'importanza, a livello mondiale (non sembri esagerato), delle attività svolte nell'ambito della ricerca scientifica.